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Orti Solidali

Progetto di cammino di rinascita dei giovani.

Gli Orti Solidali sono tornati a germogliare grazie a Electrolux

Sono germogli di crescita personale e sociale quelli che vengono coltivati negli Orti Solidali di via Foresto Est a Santa Lucia di Piave, di fronte allo stabilimento Electrolux, che va oltre il business, pensando al territorio con sensibilità alle tematiche sociali.
Electrolux, nel luglio 2021, ha dato nuova linfa al progetto degli Orti Solidali. Dei 26.000 metri quadrati di terreno messi a disposizione dall’Azienda, nel 2015, per iniziative di agricoltura sociale, in collaborazione con Fondazione di Comunità Sinistra Piave, se ne occupa la Comunità Giovanile onlus di Conegliano al quale l’Azienda ha dato accoglienza e fiducia.
Electrolux concede così un’importante opportunità ai giovanissimi ospiti della comunità, un’occasione di rinascita, di intraprendere un nuovo progetto di vita. I ragazzi coltivano il terreno seguendo l’avvicendarsi delle stagioni, con metodo biologico rispettoso della natura, in continuità con il progetto “Gli Orti di Paolo”, con l’obiettivo di offrire e qualificare attività formative, professionali e di inserimento lavorativo per gli adolescenti ospiti di ComGiova e altri soggetti fragili del territorio. Attraverso il lavoro nel campo, a contatto con la terra, dovendo assecondare tempi e imprevisti della natura, i giovani che si portano dentro ferite più o meno profonde vedono germogliare nuova vita nella terra e dentro di loro. Come gli ortaggi che coltivano, mettono radici nuove e rifioriscono. Un terreno che è fecondo di doni genuini e buoni, gustosi per il palato e per l’anima. Curando le piantine, i giovani si prendono cura di loro stessi in un cammino di rinascita personale e relazionale con la famiglia e la comunità.
Sono stati coinvolti nel lavoro agricolo dodici minori adolescenti, con una presenza media giornaliera di 2-4 ragazzi, sempre accompagnati almeno da un operatore, su una porzione di campo di circa 6000 mq. Hanno lavorato la terra preparandola per la semina, liberandola prima dalle erbe infestanti in una catarsi che fa crescere in loro nuove speranze e sogni, raccogliendo poi i frutti del loro lavoro quotidiano. Uno dei ragazzi si è particolarmente appassionato al lavoro della terra, ha seguito le attività in maniera più intensiva e continuativa, decidendo che “da grande” vuole fare l’agricoltore. Oltre ai ragazzi ospiti delle Comunità Giovanile, sono stati coinvolti nel progetto anche due persone tirocinanti inviati dal S.I.L., il Servizio di Inserimento Lavorativo dell’Ulss 2, e quattro volontari.
Dopo il termine della raccolta, tutti gli “agricoltori” sono stati coinvolti nei lavori di preparazione dell’intero campo per la coltivazione degli ortaggi per tutto il 2022. Sono state seminate e messe a dimora circa 70.000 piantine di ortaggi di tante qualità. Il raccolto è iniziato a fine settembre e proseguito fino a fine gennaio. Sono stati raccolti circa 3.876 kg di ortaggi che sono stati venduti nel punto vendita diretta presso la Comunità Giovanile a Parè, l’OrtoBio, nei negozi del gruppo NaturaSi del nostro territorio, oltre che in alcuni ristoranti e mense scolastiche.
Il ricavato in termini di fatturato, rispetto a questa prima parte di progetto, è stato di 8.910 euro mentre l’utile al netto delle spese è stato di 4.212 euro. Tale utile va a ripagare in parte gli importanti investimenti fatti dalla Comunità Giovanile per avviare la attività di agricoltura sociale, ad esempio l’acquisto della serra, delle attrezzature, delle infrastrutture e del personale specialistico dedicato alla attività educativa e formativa in area agricola.

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