È un progetto sperimentale di interazione con gli animali per aiutare gli adolescenti in difficoltà. “Outdoor with anima-ls” è rivolto ad adolescenti dai 14 ai 18 anni che presentano una condizione di ritiro scolastico e/o sociale o problemi internalizzanti come ad esempio le sindromi ansioso depressive, che si manifestano con difficoltà di adattamento o rifiuto dei contesti relazionali e sociali (scuola, sport, gruppo dei pari, famiglia).
Gli adolescenti di oggi affrontano sfide e pressioni uniche che possono avere un impatto significativo sulla loro condizione psicologica e sul loro benessere emotivo. È noto che le sindromi ansioso depressive in età adolescenziale siano in aumento, soprattutto dopo la pandemia. Così come le difficoltà di adattamento ai contesti relazionali e sociali inclusa purtroppo anche la scuola. Si tratta, in quest’ultimo caso, di una condizione di sofferenza importante che occupa mente e cuore dell’adolescente e che lo porta a ritirarsi, a “sottrarre il corpo alle relazioni”, preferendo le relazioni virtuali attraverso la rete. Questa difficoltà a sopportare lo sguardo dell’altro e in particolare dell’adulto, rende difficile anche la richiesta di aiuto e, mette in crisi le famiglie; in questa condizione emotiva anche la proposta di incontrare uno psicologo risulta al ragazzo come improponibile e a tratti invadente. Ci sono però, fortunatamente contesti che sembrano invece aprire a qualche possibilità. È stato infatti recentemente confermato, anche da letteratura scientifica, che proprio l’interazione con gli animali opportunamente guidati, preferibilmente in un contesto naturale, possano essere valorizzati come primi facilitatori di relazione: dunque una promettente opzione e strumento per strutturare l’intervento di aiuto.
Partendo da questi presupposti il Servizio IAFC dell’Ulss 2 e la Cooperativa Insieme si Può, hanno deciso di attivare un progetto innovativo: il contesto è quello del Centro specializzato per gli interventi assistiti con gli animali (Pet Therapy), attivo presso la Fattoria Didattica di Borgo Casoni a Susegana. Il modello di intervento è stato elaborato congiuntamente dall’équipe dedicata all’adolescenza del Distretto di Pieve e dall’équipe di professionisti operanti con gli interventi assistiti con gli animali della Cooperativa.
Il progetto prevede una serie di percorsi individuali e di gruppo con adolescenti in carico al servizio Ulss e con le loro famiglie: l’interazione spontanea, non giudicante e il contatto fisico con l’animale diventano il mediatore per un contatto emotivo profondo, esente dallo stress della relazione con i pari o con l’adulto, e opportunamente guidata rappresenta l’inizio del cambiamento. Percorso poi completato dall’intervento dell’educatore e dello psicoterapeuta.
L’intero progetto è sostenuto e finanziato da Fondazione di Comunità della Sinistra Piave.
I primi giorni di giugno 2023 sono iniziati i colloqui con le famiglie mentre i ragazzi hanno cominciato i loro percorsi il 14 giugno.
A giugno 2024 ha preso avvio la seconda edizione del progetto, che si concluderà ad agosto 2024.
La terza edizione è stata avviata l’11 giugno 2025 e si concluderà a settembre 2025. Questa edizione è sostenuta anche grazie al fondamentale contributo del Gruppo Ascopiave.
Report della terza edizione:
- Partecipanti: 7 adolescenti (14-17 anni) con ansia, ritiro sociale/scolastico e vissuti depressivi anche gravi, inclusi casi con ideazione suicidaria; coinvolti parallelamente 8 genitori.
- Metodo: 10 incontri estivi in fattoria (setting all’aperto, relazione mediata dagli animali) più follow-up a settembre, più 5 incontri di gruppo per i genitori.
- Risultati clinici quantitativi: riduzione media dell’ansia sociale, generalizzata e somatica nei ragazzi tra pre e post intervento (questionari MASC-2 e YSR); per molti indicatori si è rientrati verso la norma. Anche i genitori riportano un calo dei problemi internalizzanti osservati nei figli (CBCL).
- Risultati soggettivi: i ragazzi riferiscono maggiore gestione dell’ansia sociale, più consapevolezza di sé, più fiducia negli altri e nel gruppo; descrivono l’esperienza come “buona/molto buona”. I genitori: 80% “molto buono”, 20% “buono”, tutti disponibili a proseguire.
- Impatto sul rientro a scuola: tutti i partecipanti di questa edizione hanno ripreso o stanno riprendendo la frequenza scolastica dopo mesi/anni di assenza, dichiarando meno paura del giudizio e più strategie per affrontare la classe.
- Continuità familiare: il percorso lavora anche sul ruolo genitoriale, aiutando madri e padri a leggere i bisogni evolutivi dei figli e a sostenere senza iperproteggere; questo è cruciale per stabilizzare i progressi fuori dalla stanza di terapia.
- Prossimo passo: estendere il supporto nel delicatissimo periodo post-rientro e aumentare l’ingaggio dei genitori (colloqui di aggancio dedicati e momenti esperienziali anche per loro con gli animali).
Dati cumulativi delle 3 edizioni (2023-2025): presi in carico 22 ragazzi e 27 genitori, nessun drop-out nel gruppo adolescenti, con un modello pubblico-privato che ottimizza risorse cliniche estive in vista del rientro scolastico.

