Con 1232 alunni e 624 genitori coinvolti si chiude la quarta edizione di Alice inCONtra Pollicino, progetto di prevenzione alla violenza di genere. È già in fase di avvio la prossima edizione che riguarda l’anno scolastico in corso 2024/2025. Inoltre, grazie a Latteria Soligo, il messaggio di sensibilizzazione al contrasto alla violenza di genere e le informazioni utili in caso di situazioni di violenza psicologica o fisica entreranno nella case attraverso il cartone di latte raggiungendo capillarmente tantissime famiglie.
Nel territorio dei 28 Comuni del Distretto Pieve di Soligo dell’Ulss2 i percorsi di educazione al rispetto di sé e dell’altro da sé si svolgono nelle scuole primarie dal 2019 con Alice inCONtra Pollicino, progetto di prevenzione alla violenza fisica e psicologica di genere rivolto agli alunni delle classi quinte della scuola primaria, ai loro genitori ed insegnanti. Giunto alla 4^ edizione, è promosso da Fondazione di Comunità della Sinistra Piave e rivolto ai dirigenti degli Istituti Scolastici del territorio del Distretto Pieve di Soligo dell’Ulss2. Si concretizza in laboratori educativi che si realizzano a scuola e sono finalizzati a far crescere persone libere da stereotipi, pregiudizi, aggressività, nel rispetto reciproco e dei ruoli di genere, ricercando soluzioni non violente ai conflitti che possono insorgere nei rapporti interpersonali e focalizzando l’attenzione sul diritto all’integrità personale. Le azioni di prevenzione hanno come ingredienti principali l’attenzione e la gentilezza per affrontare con consapevolezza un tema che chiama al confronto non solo con i diritti universali, ma anche con la cultura e i valori delle nostre comunità locali. Al lavoro educativo con gli alunni si accompagna un’importante azione di sensibilizzazione delle famiglie, degli insegnanti, delle comunità scolastiche. Nella definizione di queste specifiche azioni di prevenzione, Fondazione di Comunità, da anni impegnata su questi temi attraverso la campagna Alice sostenuta da Latteria Soligo, ha incontrato la collaborazione degli operatori del Servizio Operativa di Comunità Ulss 2 – Distretto di Pieve di Soligo in gestione alla Cooperativa Sociale Itaca.
«Siamo profondamente convinti che la prevenzione alla violenza di genere debba iniziare fin dalla giovane età, per questo portiamo avanti da diversi anni Alice inCONtra Pollicino – afferma Loris Balliana, presidente di Fondazione di Comunità della Sinistra Piave -, un progetto innovativo di prevenzione alla violenza di genere che mira a sviluppare una maggiore consapevolezza sul rispetto reciproco e sull’importanza di relazioni sane e paritarie. Crediamo che sensibilizzare le nuove generazioni sia fondamentale per costruire una cultura del rispetto. E lavorando insieme – scuola, famiglia e comunità – possiamo gettare le basi per un futuro libero da stereotipi e violenza. Ringraziamo Latteria Soligo per il sostegno, e per condividere e aiutare a diffondere il messaggio di Alice».
ADESIONI. Alla 4^ edizione hanno aderito 70 classi di 14 istituti comprensivi (su un totale di 18 istituti comprensivi sul territorio dei 28 Comuni) per un totale di 1232 alunni ed alunne: Cappella Maggiore (che comprende anche le scuole dei Comuni di Colle Umberto, Fregona, Sarmede); Codognè; Cordignano (che comprende anche le scuole di Orsago); Conegliano 2 “Cima”; Farra di Soligo; Follina – Tarzo (che comprende anche le scuole di Cison di Valmarino, Miane, Revine Lago); Gaiarine; Pieve di Soligo (che comprende anche le scuole di Refrontolo); San Fior (che comprende anche le scuole di Godega di Sant’Urbano); Sernaglia della Battaglia (che comprende anche le scuole di Moriago della Battaglia); San Vendemiano; Santa Lucia di Piave; Vittorio Veneto 1 “Da Ponte” e 2 “A. Zanzotto”.
LABORATORI. Durante i percorsi le operatrici hanno incontrato anche 545 genitori alla serata di presentazione e 624 alle restituzioni. La quasi totalità di questi genitori erano donne. Segno che culturalmente è la mamma che si occupa della vita scolastica ed educativa dei figli. Tuttavia, la presenza dei papà è di altrettanta importanza in quanto essi hanno un’influenza su comportamenti, valori, atteggiamenti e, nel caso di figli maschi, sono investiti del ruolo di modello di riferimento maschile nella relazione sentimentale. Negli anni si è vista aumentare notevolmente la presenza alle riunioni da parte dei papà, anche se la partecipazione è ancora molto limitata. Un’ulteriore difficoltà sta nel riuscire a coinvolgere i genitori di origine straniera, anche per ragioni di background migratorio (lingua, cultura). La loro partecipazione è estremamente limitata, tuttavia in aumento rispetto all’anno scorso.
Le operatrici, pur lavorando in contesti diversi, hanno riscontrato diverse fragilità emotive fra i bambini e le bambine incontrati. Rispetto agli anni precedenti i piccoli riportano spesso vissuti di ansia che interferiscono con le attività della loro vita quotidiana (paura di non riuscire a far fronte alle richieste scolastiche, paura di affrontare nuove esperienze in nuovi contesti, paura di essere esclusi o paura di non essere adeguati. Altri elementi emersi: contatto precoce con contenuti video/foto a carattere sessuale a volte anche pornografico e scarsa consapevolezza e conoscenza da parte dei genitori su come gestire l’accesso a questi contenuti e come comunicare coi figli qualora ciò sia avvenuto; dove i social sono utilizzati, l’influenza dei media si fa subito sentire, in quanto veicola modelli, atteggiamenti e valori che vengono subito assorbiti dai bambini e dalle bambine; fatica nella gestione delle emozioni come rabbia e ansia.
PROPOSTE. Considerati gli elementi emersi dai laboratori, le educatrici propongono una formazione rivolta alle insegnanti di classe 5^ sui contenuti specifici dei laboratori che vengono realizzati in classe; di valutare nuove modalità che coinvolgano maggiormente i genitori negli incontri di presentazione e restituzione; e di mantenere l’attenzione all’uso delle tecnologie e alle relazioni internet mediate sia con alunni che genitori.
ALICE E IL LATTE SOLIGO. L’iniziativa di diffondere un messaggio di sensibilizzazione contro la violenza di genere attraverso i cartoni di latte rappresenta un’iniziativa capace di raggiungere un vasto pubblico in modo quotidiano e diretto. Questo progetto si avvale della distribuzione capillare dei cartoni di latte, presenti in quasi tutte le case, per fornire informazioni utili per chi si trova in situazioni di violenza psicologica o fisica. Ogni cartone di latte diventa uno strumento di comunicazione, veicolando messaggi chiari e immediati che includeranno numeri e contatti di emergenza. La scelta del latte come veicolo del messaggio è strategica: essendo un prodotto di largo consumo, garantisce una diffusione capillare che raggiunge direttamente le famiglie, sensibilizzando non solo le potenziali vittime ma anche i loro familiari e amici. In questo modo, si contribuisce a creare una rete di solidarietà e consapevolezza che può fare la differenza nella vita di molte persone.